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Focus | Il mercato del vino in Norvegia

Per il mese di Ottobre, “International wine traders” farà tappa ad Oslo, capitale della Norvegia.

La Norvegia (ufficialmente Regno di Norvegia) è uno Stato dell’Europa settentrionale, appartenente alla Penisola scandinava; con una superficie di 385.199 km quadrati ed una popolazione di 5.051.518 abitanti risulta il secondo paese meno densamente popolato d’Europa.

La Norvegia è uno dei pochi paesi europei (insieme a Svizzera, Bielorussia e Russia) che non hai mai espresso volontà d’entrare a fare parte dell’Unione europea. La Norvegia è il paese con l’indice di sviluppo umano più alto del mondo. Il PIL pro-capite della Norvegia nel 2012 era di 99.170$ cioè il terzo al mondo.

Negli ultimi quindici anni la Norvegia è stata investita da una vera e propria rivoluzione dei costumi, che ha favorito il consumo di vino a scapito della birra e che oggi è uno dei mercati tra i più importanti al mondo per il vino di eccellenza, soprattutto se si considera l’altissima capacità di spesa dei suoi abitanti.

I giovani si avvicinano sempre più al mondo del vino, con un consumo non più strettamente legato solo alle occasioni festive. Cresce il consumo domestico, e uno sviluppo abbinato alla tavola. Molto frequentate le scuole di sommelier, e di conseguenza si trovano sempre più vini di nicchia e un’offerta molto variegata. Nei negozi del monopolio da pochi anni c’è una persona qualificata che segue e consiglia i clienti.

Ma il centro propulsore di questo cambiamento è la ristorazione. Negli ultimi anni la ristorazione norvegese vive un momento di grande cambiamento, con picchi qualitativi mai raggiunti in passato. Le carte dei vini dei ristoranti stanno rinnovando l’offerta dei vini reperibili in Norvegia, soprattutto italiani e di qualità.

Dal 1996 i ristoranti possono importare vini e lo stesso possono fare le aziende private.

Le importazioni di vino italiano sono più che raddoppiate dal 1999 ad oggi.

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Secondo i dati di Vinmonopolet, nel 2013 l’Italia era leader nelle vendite di vini rossi, con una buona progressione a volumi (+6%, a 17,4 milioni di litri) e dei vini spumanti, con volumi pari a 1,6 milioni di litri e una progressione annua del 32%, e una quota di mercato pari al 43%.

Secondo i dati di UIV nei primi 9 mesi del 2014, l’Italia avrebbe venduto 9,5 milioni di bottiglie in Norvegia.

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Il monopolio di Stato norvegese Vinmonopolet è l’unico organismo autorizzato alle vendite al dettaglio del vino (e liquori e strong beer ) in Norvegia e il canale di vendita di vino al dettaglio è costituito dai circa 260 punti vendita del Monopolio di Stato, che offre circa 10.000 etichette.

Per i produttori italiani la Norvegia ha un’importanza straordinaria, primo fra tutti perché è uno dei pochi mercati al mondo in cui l’Italia supera i cugini francesi: secondo i dati del 2013, infatti, il nostro paese occupa il primo posto per quanto riguarda il consumo di vino rosso, con 17,4 milioni di litri importati contro i 5,4 della Francia.

Secondo Lars G Rein-Helliesen, uno dei più importanti importatori ei paesi scandinavi, i vini italiani hanno goduto di una crescita straordinaria durante gli ultimi anni, ma c’è ancora del potenziale sia in termini di volumi, sia per quanto riguarda lo sviluppo a livello regionale e la varietà di prodotto. Poiché il marketing non è ammesso in Norvegia, è importante offrire qualità a prezzi competitivi, così come avere dei partner commerciali competenti.

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